Scroll Top
Via Antonio Amato, 20/22 84131 Salerno (SA)

Introduzione al Clean Code – Parte 3

clean code

(articolo redatto da Gaetano De Pascale)

Benvenuti al terzo appuntamento della nostra mini serie sul Clean Code, in cui approfondiremo il tema cruciale del testing del codice, delle pratiche e degli strumenti aggiuntivi per migliorare ulteriormente la qualità complessiva del nostro software.

Nel primo articolo abbiamo esplorato la filosofia del Clean Code, concentrandoci sull’importanza di attribuire nomi descrittivi e consistenti alle variabili, alle funzioni e alle classi.

Nel secondo articolo abbiamo esaminato l’organizzazione del codice, i principi SOLID, DRY, KISS e YAGNI, e la gestione degli errori.

Ora, è giunto il momento di esplorare il mondo dei test del codice.

Argomenti trattati

I test sono un aspetto fondamentale dello sviluppo software, poiché ci consentono di verificare la correttezza e la robustezza delle nostre implementazioni.

Nel corso di questo articolo, scopriremo alcune tipologie di test ed introdurremo il Test Driven Development (TDD), scoprendo perchè questa tecnica venga consigliata dal Clean Code.

Inoltre, esploreremo alcune pratiche e gli strumenti aggiuntivi che possono aiutarci a migliorare la qualità generale del nostro codice. Vedremo come l’utilizzo di strumenti di analisi statica del codice possa rilevare potenziali problemi e migliorare la coerenza del nostro stile di programmazione.

Il testing del codice e l’adozione di pratiche e strumenti aggiuntivi sono passi cruciali per assicurare che il nostro software sia affidabile, scalabile e facile da manutenere. Essi non solo ci aiutano a individuare errori e bug, ma contribuiscono anche a creare un ambiente di sviluppo più sicuro e collaborativo.

Leggi fino in fondo questo terzo contributo dedicato al Clean Code se vuoi acquisire competenze e conoscenze preziose per diventare un programmatore di successo.

Test del codice

Il testing del codice è una pratica essenziale per garantire la qualità e l’affidabilità del software. I test consentono di verificare che il codice funzioni correttamente e che soddisfi i requisiti specificati.

Esistono diversi tipi di test che possono essere utilizzati per verificare il codice:

  • I test unitari, ad esempio, si concentrano sulla verifica delle singole unità di codice, come funzioni o classi, per assicurarsi che producano i risultati attesi.
  • I test di integrazione, d’altra parte, testano l’interazione tra più unità di codice per verificare che funzionino correttamente insieme.
  • I test di non regressione aiutano a garantire che le modifiche al codice non abbiano causato regressioni a funzionalità precedentemente implementate.

È importante scrivere test automatizzati per il codice, in modo da poter eseguire i test in modo rapido e ripetibile. L’automazione dei test permette di individuare tempestivamente eventuali problemi e semplifica la verifica delle modifiche al codice. Inoltre, i test automatizzati consentono di creare una suite di test affidabile che può essere eseguita durante il processo di continuous integration o in fase di rilascio per garantire la qualità del software.

Oltre a scrivere i test, è fondamentale garantire che siano manutenuti ed aggiornati nel tempo. A mano a mano che il codice viene modificato o aggiornato, i test correlati dovrebbero essere adeguati a riflettere questi cambiamenti. Ciò evita che i test diventino obsoleti e che possano portare a risultati inaccurati o inattesi.

Infine, i test non dovrebbero essere considerati come un’attività separata dal processo di sviluppo, ma come parte integrante dello stesso.

Test-Driven Development

Il Clean Code promuove l’adozione di pratiche di sviluppo guidate dai test (Test-Driven Development, TDD) un approccio che si basa sulla scrittura dei test prima dell’implementazione effettiva del codice. Questo metodo guida lo sviluppatore a pensare attentamente ai requisiti e al comportamento atteso del software prima di iniziare a scrivere il codice.

Ci sono diverse ragioni per cui il Clean Code promuove il TDD:

  • Qualità del codice: Scrivere test prima di scrivere il codice aiuta a identificare i requisiti specifici e le aspettative di funzionalità del software. Questo contribuisce a un maggiore livello di chiarezza e comprensione degli obiettivi, riducendo il rischio di errori e bug.
  • Design modulare: Durante la scrittura dei test, gli sviluppatori sono guidati a progettare il codice in modo modulare, favorendo una maggiore coesione e una migliore separazione delle responsabilità. Questo porta a una migliore struttura del codice e facilita la manutenibilità e l’estendibilità futura.
  • Refactoring sicuro: Il TDD incoraggia l’iterazione continua tra la scrittura del test, l’implementazione del codice e il refactoring. Questo permette agli sviluppatori di apportare modifiche al codice esistente in modo sicuro, poiché i test garantiscono che le funzionalità esistenti non vengano rotte durante il processo di refactoring.
  • Maggior copertura dei test: Con il TDD, gli sviluppatori creano una suite di test automatizzati che copre una vasta gamma di scenari e funzionalità del software. Ciò fornisce un’ampia copertura dei test, garantendo che il codice sia robusto e in grado di affrontare situazioni diverse.
  • Rapidità di feedback: Il TDD offre un feedback rapido sulle modifiche apportate al codice. Ogni volta che un test viene eseguito, gli sviluppatori ricevono un feedback immediato sulle eventuali violazioni delle aspettative o sugli errori presenti nel codice. Ciò consente di individuare e risolvere i problemi precocemente, riducendo il rischio di introdurre bug più complessi nel software.

In sintesi, il Clean Code consiglia il Test Driven Development perché rappresenta un metodo efficace per sviluppare software di alta qualità, promuovendo una maggiore chiarezza, modularità, manutenibilità e copertura dei test. Adottando il TDD, gli sviluppatori possono migliorare la qualità del proprio codice e fornire un software affidabile e robusto ai propri utenti. 

In conclusione, il testing del codice è una pratica fondamentale per garantire un software di qualità. Adottare una strategia di testing solida, scrivere test automatizzati, manutenere e aggiornare i test nel tempo e integrare il testing nel processo di sviluppo sono pratiche che contribuiscono a un codice robusto e affidabile. I test consentono di individuare tempestivamente gli errori, migliorare la qualità del software e fornire un’esperienza positiva agli utenti finali.

Strumenti e pratiche aggiuntive

Oltre alle best practice di scrittura del codice, esistono numerosi strumenti e pratiche aggiuntive che possono aiutare a migliorare la qualità e la manutenibilità del codice.

Uno strumento comune utilizzato per analizzare il codice e identificare possibili problemi è il linter. Un linter esegue una serie di controlli statici sul codice e segnala eventuali violazioni delle regole di stile o possibili errori. Utilizzare un linter può aiutare a mantenere il codice allineato a determinati standard e a individuare potenziali problemi precocemente.

Voglio, inoltre, menzionare uno strumento utilissimo come SonarQube, che è una piattaforma sviluppata da SonarSource per l’ispezione continua della qualità del codice per eseguire revisioni automatiche con analisi statiche del codice per rilevare bug e smell code.

L’analisi effettuata de SonarQube, ad esempio, è in grado di fornire alert su Reliability (Affidabilità), Security, Security Review, Maintainability, Test Coverage e Code Duplications.

I problemi individuati nel codice possono essere bug (già presenti o potenziali), fattori che potrebbero portare a errori in futuro e così via. 

Per quanto riguarda le pratiche aggiuntive, è consigliabile utilizzare un sistema di versionig del codice, come Git. Questo permette di tenere traccia delle modifiche apportate al codice nel tempo, di collaborare con altri sviluppatori in modo più efficiente e di tornare a una versione precedente del codice se necessario. Inoltre, utilizzare branch separati per le nuove funzionalità o le correzioni di bug può contribuire a una gestione del codice più organizzata e controllata.

Infine, partecipare a code review, ovvero la revisione del codice da parte di altri sviluppatori, può essere un’ottima pratica per migliorare la qualità del codice. Le code review offrono l’opportunità di ricevere feedback, individuare possibili problemi o miglioramenti e condividere conoscenze con altri membri del team di sviluppo.

Conclusioni

Il nostro viaggio nel mondo del Clean Code è terminato. Non ci resta che trarre una conclusione generale di tutto.

La scrittura di codice pulito è fondamentale per migliorare la qualità del software e semplificare il processo di sviluppo. Abbiamo esaminato diverse pratiche e principi che possono aiutare a raggiungere questo obiettivo, come l’uso di nomi descrittivi, la struttura e l’organizzazione del codice, l’applicazione dei principi SOLID, l’eliminazione del codice duplicato e l’adozione dei principi DRY, KISS e YAGNI. Inoltre, abbiamo discusso dell’importanza della gestione degli errori, del testing del codice e dell’utilizzo di strumenti di supporto.

Come sviluppatori, abbiamo il potere di scrivere codice pulito che sia facile da comprendere, estendere e mantenere nel tempo. Adottare le migliori pratiche di Clean Code può contribuire a ridurre gli errori, migliorare l’efficienza del processo di sviluppo e fornire un’esperienza utente superiore.

Il mio consiglio è: cominciate ad esercitarvi, prendetevi il tempo necessario per scrivere codice pulito e di qualità! Scoprirete ben presto che è un ottimo investimento a lungo termine che pagherà nel tempo. Sfruttare gli strumenti disponibili, seguire i principi e le pratiche del Clean Code e cercare costantemente di migliorare le proprie abilità di scrittura del codice sono passi importanti per diventare sviluppatori migliori.

Quindi, sfidatevi a scrivere codice pulito, adottate le migliori pratiche e sperimentate i benefici di un codice di alta qualità. Il mondo dello sviluppo software è in continua evoluzione, e il Clean Code è un fattore determinante per il successo dei progetti. Il futuro del software è nelle nostre mani, e il Clean Code è il fondamento su cui costruire applicazioni sofisticate e robuste.


Se anche tu vuoi occuparti di importanti progetti di sviluppo software
dai un’occhiata alle nostre opportunità di lavoro e conosciamoci subito!

Questo sito utilizza cookies propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione.
Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la Cookie Policy.

USO DEI COOKIE

Se abiliti i cookie nella tabella sottostante, ci autorizzi a memorizzare i tuoi comportamenti di utilizzo sul nostro sito web. Questo ci consente di migliorare il nostro sito web e di personalizzare le pubblicità. Se non abiliti i cookie, noi utilizzeremo solo cookies di sessione per migliorare la facilità di utilizzo.

Cookie tecnicinon richiedono il consenso, perciò vengono installati automaticamente a seguito dell’accesso al Sito.

Cookie di statisticaVengono utilizzati da terze parti, anche in forma disaggregata, per la gestione di statistiche

Cookie di social networkVengono utilizzati per la condivisione di contenuti sui social network.

Cookie di profilazione pubblicitariaVengono utilizzati per erogare pubblicità basata sugli interessi manifestati attraverso la navigazione in internet.

AltriCookie di terze parti da altri servizi di terze parti che non sono cookie di statistica, social media o pubblicitari.