
(articolo redatto da Vincenzo Aino)
La comunità dei nostri collaboratori include diverse personalità, che finiscono con l’aggregarsi spontaneamente: dagli sportivi agli amanti dei viaggi e delle lingue straniere, l’ambiente informale invoglia a condividere in ufficio i propri interessi personali.
In questo articolo parliamo di gaming attraverso le esperienze professionali del personale Nexsoft: 6 categorie differenti, 6 storie diverse unite dalla stessa passione.
Gaetano: Pong

“Diversi anni fa ho partecipato ad un corso per sviluppare videogame. Ricordo tanti esperimenti, ma niente che si sia poi concretizzato. Mi è rimasta l’impostazione mentale orientata al gioco, soprattutto in fase di apprendimento: quando ho dovuto imparare a programmare in JavaScript, sono partito dal realizzare un prototipo di Pong e prendere poi confidenza col linguaggio.
Curiosità: quando programmo da casa, uso una tastiera da gamer riconfigurata per le mie esigenze professionali.

Vito: Shoot ‘Em Up

Per l’esame di Software Engineering ci fu chiesto di sviluppare un gioco sparatutto in quanto, data la sua complessità, era il modo più efficace per applicare e valutare i contenuti sviluppati nel corso.
Grazie a questo corso universitario ho allenato diverse competenze tra cui lavorare in gruppi di oltre 10 persone, sviluppare software utilizzando la metodologia SCRUM e progettare il codice con una prospettiva di manutenzione a lungo termine.

Umberto: RPG

Sto sviluppando un gioco di ruolo su Unity. Vorrei un gioco semplice, con poche meccaniche di base, perché credo che la vera forza del mio progetto sia l’ambientazione: una storia avvincente in un mondo alternativo.
Nel frattempo continuo a studiare, creare videogame è un sogno nel cassetto. Frequentando forum e gruppi di appassionati spero di trovare compagni di viaggio che possano apportare valore, ad esempio per la parte grafica o nel testare il gameplay.

Alessandro: Memory

Anche io, come Vito, ho avuto un’esperienza importante durante gli studi universitari. Per l’esame di Mobile Development ci hanno chiesto di sviluppare un gioco per Android: un Memory con le carte napoletane. Il gioco in sé è molto semplice, ma la consegna doveva avvenire entro 3 ore. Non sempre si ha tempo per aspettare l’ispirazione, il gaming ti allena a trovare soluzioni rapidamente.

Vincenzo: Idle

Da tempo volevo realizzare un gioco nella veste di game designer. L’occasione è arrivata tramite un gruppo social, in cui un programmatore Unity cercava compagni d’avventura. Abbiamo formato un team di 3 persone e ci siamo lanciati verso la realizzazione di un idle game in stile fantasy.
A causa degli impegni di lavoro, dopo qualche mese abbiamo deciso di mettere in pausa questa attività, ma trovo sia stata un’esperienza formativa che sarebbe bello ripetere in futuro.

Gerado e Simone: Endless Runner


Durante il periodo della pandemia cercavamo un modo produttivo per tenere alto il morale dopo il lavoro. Lo spunto è arrivato dal presidente regionale campano, Vincenzo De Luca, e dalle sue dichiarazioni a volte estreme: che cosa succederebbe se un personaggio come lui andasse veramente in giro per la città col lanciafiamme per distruggere il Covid e punire gli untori?
L’ironia presente nel gioco è stata un punto di forza che ha invogliato sia i fan sia i detrattori di De Luca a scaricare l’app.

Conclusioni
L’esperienza vissuta dal nostro team evidenzia come il gaming sia sempre un’occasione consigliata per sviluppare competenze non solo tecnico-specialistiche, ma anche trasversali, quali il problem solving, la creatività, il pensiero critico.
Se anche tu vuoi essere parte dei progetti di sviluppo in Nexsoft,
dai un’occhiata alle nostre opportunità di lavoro e conosciamoci subito!